giovedì 2 aprile 2009

Uscita di corso all'Ovito di Petrella

USCITA DI CORSO DEL 20-11-2005 ALL’OVITO DI PETRELLA

PARTECIPANTI S.C.R.: COPPONI GIORGIO,
GEMIGNANI FLAVIA,
GIGANTE CECILIA,
REM-PICCI M.ANTONIETTA

CORSISTI : COSTANT AURELIE,
MANGONI LORENZA,
ROMANELLI CRISTINA,
SILVI ISABELLA,
VALSECCHI SERGIO


Tutte le squadre hanno appuntamento al piazzale del Verano alle sette di domenica mattina, io e Cecilia ( per la gioia di Flavia!!) diamo appuntamento ai corsisti a Rebibbia…meglio partire dal carcere che dal cimitero!
Una volta tanto Cecilia è puntuale, alle 6,45 sotto casa sua…e io arrivo tardi e con la macchina inutilizzabile, quindi arriviamo all’appuntamento a Rebibbia in ritardo ma…nessuno si stupisce!
Io e Cecilia, da “fiurbe” quali siamo, dicendo agli altri “ci vediamo davanti alla grotta” partiamo veloci e scattanti per andare a recuperare le chiavi della sbarra al solito bar. Arrivate lì scopriamo con disappunto che le chiavi sono state riconsegnate alla comunità montana “che si trova a Avezzano e poi tanto è chiusa che è domenica!” Per consolarci un po’ facciamo colazione e poi andiamo dagli altri.
Ormai non rimane altro che cambiarci su strada e arrivare all’ingresso della grotta a piedi. Siamo ormai pronti ad avviarci quando arrivano due simpaticcissimi signori con le chiavi che ci fanno entrare e ci lasciano la sbarra aperta, dopo averci fatto promettere che l’avremmo chiusa uscendo.
Dopo discussioni varie su dove parcheggiare, e qui Flavia non ha voluto sentir ragioni e non ha permesso a Cecilia di lasciare la macchina sulla piazzola di atterraggio dell’elicottero, ci avviamo alla grotta. Prima scavalchiamo la recinzione di legno per le mucche, poi scavalchiamo il cancello della parte turistica, poi scavalchiamo la balaustra della passerella…sta grotta è tutto uno scavalco! Però c’è la giusta quantità di acqua, non troppa da bagnarsi, né niente come l’ultima volta che ci sono stata.
Cecilia arma la “via dell’istruttore” e io provo ad armare la “via dell’allievo”. Provo perché al secondo frazionamento metto una piastrina un po’ lenta, al terzo lentissima!! Quindi tolgo il terzo e il secondo frazionamento e mi trasferisco vicino alla via dell’istruttore ma anche sullo spit trovato nel frattempo da Cecilia la piastrina rimane trooooppo lenta. Quindi risalgo, accusando strani formicolii agli arti, e a questo punto gli allievi pensano che sia finita la gita e si torni a casa. Invece Flavia scende armata di trapano, mette un fix, decide che non le piace, ne mette un altro e risale. Riscendo io, finisco di armare e raggiungo Cecilia sullo scivolo, che nel frattempo aveva finito di armare e anche gli attacchi. Intanto Flavia e Giorgio fanno scendere gli allievi, che, accompagnati da Cecilia sullo scivolo, vengono accolti calorosamente da me sul pozzetto finale ( purtroppo non abbastanza calorosamente da scongelarli!). Dopo aver fatto gli onori di grotta, lascio gli altri e raggiungo Lorenza e Flavia sotto il primo pozzo. Flavia scende a bisbocciare con il resto del gruppo, mentre io e Lorenza cominciamo a risalire, rimpiangendo i suoi panini rimasti sotto con gli altri. Dopo un po’ di tempo ci raggiungono Isabella e Cecilia, che mi consegna il panino mandatomi da Flavia ( santa donna!), poi lasciamo Lorenza e Isabella a ricongelarsi sulla passerella e scendiamo a dare una mano agli altri ad uscire. Rimangono in grotta Flavia e Giorgio che disarmano e a cui avevamo pensato di fare un gioioso scherzetto…ma stavolta non siamo riuscite a trovare nessuno disposto a chiudere la loro macchina con le chiavi dentro e l’allarme inserito (io ci ho provato ma la macchina ha soltanto emesso strani suoni rimanendo aperta!). Uscendo troviamo una temperatura che ci fa rimpiangere quella della grotta, tanto che ci si sono congelati pure i cordini dei sacchi! Con un altro scavalco io e Cecilia rientriamo, io a riprendere le corde e i coniugi Copponi, Cecilia a rientrare in possesso delle sue piastrine ed anelli col pallino blù, infatti insegue i due disarmatori dicendo “ è blu, è mia!!”. Ci rimettiamo gli abiti civili, tranne Flavia e Giorgio che girano col passamontagna rischiando l’arresto per associazione a delinquere, e andiamo a festeggiare in trattoria dove più tardi siamo raggiunti dal gruppo del direttore felicemente uscito da Pietrasecca, che si dice di secco non abbia nulla

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