sabato 9 agosto 2008

Il carsismo


Le grotte: carsismo e speleogenesi
Il carsismo è un fenomeno naturale rappresentato dalla corrosione chimica e dall'erosione meccanica esercitata dalle acque meteoriche sulle rocce carbonatiche ed evaporitiche determinandone un modellamento superficiale e profondo.
L'azione corrosiva dell'acqua - resa aggressiva dalla presenza di anidride carbonica - sulla superficie calcarea, provoca la dissoluzione del carbonato di calcio originando la formazione dei caratteristici fenomeni carsici di superficie, come scannellature e profondi solchi nella roccia, doline, valli chiuse e campi solcati.
La presenza di fratture nella roccia permette all'acqua piovana di infiltrarsi all'interno dei massicci calcarei fino a formare torrenti e fiumi sotterranei che vanno ad alimentare le falde acquifere. Il percorso delle acque in profondità ha inizio nelle zone di assorbimento, prosegue all'interno di estese reti idriche di circolazione ipogea per poi riemergere nuovamente in superficie attraverso le risorgenze.
All'interno delle rocce l'acqua continua incessantemente e progressivamente il suo processo di erosione, creando morfologie di svariate dimensioni e forme: le grotte.
La formazione delle grotte è la manifestazione più caratteristica e spettacolare del carsismo ipogeo. L'acqua nel suo lunghissimo e lento lavoro di modellamento crea complessi sistemi sotterranei che possono assumere lunghezze, dimensioni ed andamento diversi, costituiti da pozzi, gallerie, saloni e meandri.
Il materiale disciolto e trasportato dall'acqua nelle grotte si deposita e da luogo a forme di concrezioni differenti, tra cui alcune di straordinaria bellezza, quali stalattiti, stalagmiti, colonne, vaschette, pisoliti (perle di grotta) e cortine che possono assumere colorazioni diverse a seconda della loro composizione minerale.
L'antropizzazione delle aree carsiche ha determinato nel tempo profonde trasformazioni spesso senza considerare la presenza di una preziosa risorsa conservata nel loro interno e fondamentale per la vita dell'uomo: l'acqua.
Le grotte del Lazio
Nel Lazio sono presenti importanti rilievi montuosi costituiti prevalentemente da massicci calcarei e continuamente oggetto di mutamenti climatici ambientali, che hanno determinato le condizioni favorevoli all'origine e alla continua evoluzione dei paesaggi carsici superficiali e profondi in gran parte della regione. Sono questi i luoghi dove si trovano le principali grotte.
Il carsismo ipogeo con l'azione dell'acqua unita a fenomeni di crollo, si è notevolmente intensificato ampliando e trasformando i complessi sistemi di cavità sotterranee che riescono spesso a raggiungere lunghezze e profondità piuttosto ragguardevoli.
Nel Lazio ad oggi sono conosciute più di 1.300 grotte, da quelle con ingressi alle quote più elevate a quelle di risorgenza presenti nei fondovalle, dai numerosi inghiottitoi e voragini che si aprono nel terreno a quelle marine situate in maggior numero nelle coste meridionali della regione.

Riferimenti alle principali cavità del Lazio (Tabelle)
Grafico distribuzione delle grotte sul territorio Regionale

Testi: A. Cerquetti e D.Di Pasquale - SCR

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