giovedì 2 aprile 2009

Monte Terminillo

USCITA DEL 12-02-2006 SUL MONTE TERMINILLO


SOCI PARTECIPANTI: BARBATI MAURIZIO
CECCARELLI GUIDO
FORCONI GIGIA
FORCONI PAOLO
GIGANTE CECILIA
GEMIGNANI FLAVIA
MOGLIAZZA SILVIA
PINTUUUS GIORGIO
PINTUUUS ELISABETTA
REM-PICCI M. ANTONIETTA
ROSSI FRANCESCO
STOPPA LUISA


SOCI ACQUISITI SUL MOMENTO : LAURETTA E MARIO

…dopo un lungo periodo di silenzio ho deciso di scrivere una nuova relazione perché ciò che ho visto domenica scorsa sul Terminillo non ha nulla da invidiare alla famosa spedizione sul monte Everest compiuta da Irvine e Mallory!
Prima di tutto il zio Paolo mi ha fatto uscire di casa all’alba perché aveva appuntamento con Mario e Netta alle 6,10…alle 6,15 ha telefonato a Netta e l’ha svegliata sennò ancora stavamo lì! Netta, molto costernata, ci ha suggerito di avviarci che ci avrebbe raggiunto lungo la strada…l’abbiamo trovata che ci aspettava prima di Rieti! Finalmente il gruppo Viterbe si congiunge col gruppo Rome…tranne Netta che era stata indirizzata dal zio e da Mario verso un luogo sbagliato!
Per fortuna dopo i rituali baci e abbracci ci dirigiamo tutti verso il bar ( io non posso entrare ) e poi al parcheggio dove tutti si cambiano per cominciare la passeggiata, che tra un po’ si fa notte.
Sin dal parcheggio io ho notato una cosa: il gruppo mi ispira molta più fiducia all’entrata di una grotta…in montagna sembrano un gruppo che va a fare una gita da Padre Pio! Solo per mettersi la crema solare hanno rischiato di far tramontare il sole, sono veramente ma veramente lenti in tutto tranne che nel decidere dove andare a cena, ci hanno messo mezzo minuto ed erano tutti concordi!
Finalmente ci avviamo e il Micciurin appena trova un pendio ghiacciato si ferma e tiene una lezione su come fermarsi usando piccozza e ramponi a coloro che non li avevano mai usati. Poi veloci come fulmini ( quando non c’è il temporale, logicamente! ) arrivano tutti al rifugio Sebastiani, e io pensando fosse quella la meta lo raggiungo prima di loro, ma la loro destinazione è la cima del Terminillo passando per il canale centrale, quindi anche se malvolentieri li seguo mogia, mogia.
Mi fermo sotto il canale perché il zio mi lascia a fare la guardia alle bacchette mentre osservo il gruppo di spelei che raggiunge la cima. In verità speravo che almeno uno di loro scivolasse per dare soddisfazione al Micciurin, però sono stati tutti bravi e nessuno è caduto. Raggiunta la cima il gruppo si divide, il zio, Mario e Lauretta tornano da me per riprendere le bacchette ( se me lo dicevano gliele riportavo io alla macchina!! ) e il resto scende dall’altro versante divertendosi un sacco a fare finta di cadere per provare a fermarsi.
Quando raggiungiamo il parcheggio veniamo sgridati molto, molto, molto da un simpatico poliziotto perché lì sulla strada che porta al rifugio c’è il divieto di passaggio ai pedoni, dato che qualcuno ( i poliziotti ) con un gatto delle nevi ha fatto cadere una slavina ( o valanga, la differenza non me la spiega nessuno! ). Dopo esserci scusati tanto, tanto, tanto ma proprio tanto col poliziotto siamo andati a Rieti a cercare un posto dove mangiare, ma io ho aspettato in macchina che tanto mi lasciano sempre fuori! Però dopo cena il zio e Mario mi hanno detto che a Rieti di domenica sera non si può mangiare, è tutto chiuso, tranne un posto molto, molto carino e, dicono, ben arredato!!

Gigia Forconi


P.S. Da notare che alla partenza sono state formate alcune “cordate senza corda”: Gigacci, Copparelli, Stoppazza ( trasformatasi lungo il percorso in Barbazza con la corda ), Pintuuus al quadrato, Gemignetti.

Nessun commento: